domenica 12 agosto 2012

CALDA ESTATE

Ti ho amata
più delle altre,
ti ho attesa
pur come risanatrice
dei miei malanni,
mi sentivo leggera,
libera dal rigore invernale,
giungevi a me
con cesti di colorati frutti
fra svaghi e canti.
Perché ti stai rendendo
or non gradita?
Questo clima
tende a soffocarmi,
i raggi del sole,
come non mai,
scottano la mia pelle,
il sudore bagna
il mio corpo fiaccato.
Cerco l’ombra
che mal attenua
la torrida calura,
sterili son le sporadiche nubi
che spaziano nel cielo
e inappagato di pioggia
rimane il desiderio.
I fiumi
si assottigliano in silenzio,
non odo il gorgoglio dell’acqua
col suo costante canto.
Le piante nell’arida terra
si piegano
all’anomala calura,
molte di esse
di sete stan per morire
e io soffro
incapace di mediare
mentre il caldo
continua a perdurare.

Franca Cioni

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